Macbettu
5 APRILE - h. 21.00
di
Alessandro Serra
tratto dal Macbeth di
William Shakespeare
con
Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo, Alessandro Burzotta, Andrea Carroni, Giovanni Carroni, Maurizio Giordo, Stefano Mereu, Felice Montervino
traduzione in sardo e consulenza linguistica
Giovanni Carroni
collaborazione ai movimenti di scena
Chiara Michelini
musiche pietre sonore
Pinuccio Sciola
composizioni pietre sonore
Marcellino Garau
Tecnico della luce e Direzione tecnica
Stefano Bardelli
Tecnico del suono
Giorgia Mascia
regia, scene, luci, costumi
Alessandro Serra
produzione
Sardegna Teatro, Compagnia Teatropersona
Il Macbeth di Shakespeare recitato in sardo e, come nella più pura tradizione elisabettiana, interpretato da soli uomini. L’idea nasce nel corso di un reportage fotografico tra i carnevali della Barbagia. I suoni cupi prodotti da campanacci e antichi strumenti, le pelli di animali, le corna, il sughero. La potenza dei gesti e della voce, la confidenza con Dioniso e al contempo l’incredibile precisione formale nelle danze e nei canti. Le fosche maschere e poi il sangue, il vino rosso, le forze della natura domate dall’uomo. Ma soprattutto il buio inverno. Sorprendenti le analogie tra il capolavoro shakespeariano e i tipi e le maschere della Sardegna. La lingua sarda non limita la fruizione ma trasforma in canto ciò che in italiano rischierebbe di scadere in letteratura. Uno spazio scenico vuoto, attraversato dai corpi degli attori che disegnano luoghi e evocano presenze. Pietre, terra, ferro, sangue, positure di guerriero, residui di antiche civiltà nuragiche. Materia che non veicola significati, ma forze primordiali che agiscono su chi le riceve.